4.11.08

Guida Creative Commons & Evoluzione non Crisi

Buona parte delle Netlabel mondiali utilizzano per licenziare i "propri" dischi ed il lavoro dei propri artisti una licenza Creative Commons. Nella coscienza generale non si sa bene cosa sia questo CC.
Esce ora per Stampa Alternativa a firma di Simone Aliprandi (esperto italiano del Copyleft), una guida pratica ed essenziale sull'uso ed applicazione di questo tipo di licenze aperte: Creative Commons: manuale operativo. Guida all'uso delle licenze edegli altri strumenti CC
L'opera in un centinaio di pagine illustra il progetto ideato da Lawrence Lessig introducendo i principi del licensing aperto che include ogni tipo di opera, ma soprattutto da esempi pratici su come utilizzarlo in più contesti.
Per chi è già familiare con l'argomento aiuta a togliere i dubbi, invece per i neofiti e curiosi può essere un'ottimo punto di partenza per iniziare a licenziare i propri scritti (un blog ad esempio), le proprie foto pubblicate su Flickr o le release musicali su una Netlabel...

Nel frattempo, in un futuro prossimo anche l'enciclopedia pubblica di Wikipedia adotterà licenze Creative Commons grazie ad un adattament creato ad hoc.

Il Netaudio come il CC sono due sintomi concreti di come il mondo della musica sia cambiato in questi anni: tutto questo è dipinto come una crisi, ma in realtà è evoluzione: questi concetti sono stati ben sviluppati e riassunti da Dave Kusek sul blog di Future Of Music (lui è uno dei creatori del MIDI ed autore del libro The Future Of Music): il post Cycles In Music è la storia sociale ed evolutiva della musica secondo il concetto chiave di Kusek: la musica come acqua, disponibile ovunque e comunque; il testo si riferisce al mondo americano ma è facilmente adattabile qui da noi, dato che alla fin fine, il modello economico-musicale è il medesimo.

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