14.2.08
W A L K M A N podcast puntata #18
Sabato 16 febbraio, su Radio Flash 97.6 alle 22 :
Iniziamo, sondando il catalogo della Dharmasound: ha pubblicato una compilation (Absolute Balance) con estratti dalle uscite del 2007; in questa puntata incontriamo alcuni artisti di fama internazionale oltre al cosmo netlabel: Vladislav Delay, ad esempio, ha partecipato ad una compilation della Sutemos; tra i migliori produttori della passata stagione, a nostro parere, c’è l’americano OffTheSky che ascoltiamo con un’estratto dell’ep pubblicato su Term/12K; Ritorna alle pubblicazioni Kirstens Postcard: punto di riferimento dell’indie da cameretta in formato ipod, con 2 lavori, a firma di Lou Shields e di Emily Plays; la prima parte si chiude con un album di reinterpretazione curato da Oxy (Coh), sulle musiche del russo Zvuki Mu. La seconda mezzora, aumenta il ritmo ed il battito, con le produzioni di Ampec, Evolvent, Breezo e Zzzzra… nel frattempo prendiamo lo spunto dal blog di Eldino, per fare un paio di considerazioni sulla qualità della musica diffusa via netlabels.
1.Grain Gnome - shorty V/A Absolute Balance - Dharmasound
2.Vladislav Delay – lumi - V/A : Intelligent Toys 4 - Sutemos
3.Off the Sky - creek fire – From Creek - Term
4.Lou Shiels – rubber ring - The Cardigan EP – Kirstens Postcard
5.Oxy - Chin Town - Rved. Tha EP – Musica Excentrica
6.Ampec - cava - Guayana Francesa – Igloo
7.Emily Plays - she don't use jelly - Shortsighted Tree EP Kirstens Postcard
8.Evolent – evolver - Rise And Fall EP – Plex
9.Breezo – love song 30 remix (Reno) – Nastro Records
10.Zzzzra - mecanographie phase 2 - Mecanographie EP – Schall
Iniziamo, sondando il catalogo della Dharmasound: ha pubblicato una compilation (Absolute Balance) con estratti dalle uscite del 2007; in questa puntata incontriamo alcuni artisti di fama internazionale oltre al cosmo netlabel: Vladislav Delay, ad esempio, ha partecipato ad una compilation della Sutemos; tra i migliori produttori della passata stagione, a nostro parere, c’è l’americano OffTheSky che ascoltiamo con un’estratto dell’ep pubblicato su Term/12K; Ritorna alle pubblicazioni Kirstens Postcard: punto di riferimento dell’indie da cameretta in formato ipod, con 2 lavori, a firma di Lou Shields e di Emily Plays; la prima parte si chiude con un album di reinterpretazione curato da Oxy (Coh), sulle musiche del russo Zvuki Mu. La seconda mezzora, aumenta il ritmo ed il battito, con le produzioni di Ampec, Evolvent, Breezo e Zzzzra… nel frattempo prendiamo lo spunto dal blog di Eldino, per fare un paio di considerazioni sulla qualità della musica diffusa via netlabels.
1.Grain Gnome - shorty V/A Absolute Balance - Dharmasound
2.Vladislav Delay – lumi - V/A : Intelligent Toys 4 - Sutemos
3.Off the Sky - creek fire – From Creek - Term
4.Lou Shiels – rubber ring - The Cardigan EP – Kirstens Postcard
5.Oxy - Chin Town - Rved. Tha EP – Musica Excentrica
6.Ampec - cava - Guayana Francesa – Igloo
7.Emily Plays - she don't use jelly - Shortsighted Tree EP Kirstens Postcard
8.Evolent – evolver - Rise And Fall EP – Plex
9.Breezo – love song 30 remix (Reno) – Nastro Records
10.Zzzzra - mecanographie phase 2 - Mecanographie EP – Schall
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
6 comments:
Grazie per aver inserito nella playlist un pezzo di Absolute Balance...
Qui a dharmasound abbiamo succose novità per il futuro, intanto ribadisco la mia disponibilità a interviste o altri interventi in walkman!
saluti!
--
Luca
Addetto Stampa Dharmasound.com
http://www.dharmasound.com
pressroom@dharmasound.com
Ciao Fabio, ho ascoltato la puntata 17, come faccio da sempre fin dalle primissime puntate :) Mi fa piacere che ti sia piaciuto il mio articolo :) Le mie parole vogliono essere sia una critica feroce verso quelle netlabels che rincorrono la 100sima release pubblicando 20 releases al mese di scarso interesse e sia una guida, un faro per chi si addentra solo ora in questa realtà ricchissima di materiale e si trova spesso spaesato, perché, ovviamente, ancora non sa verso quali lidi dirigere il proprio orecchio per trovare la pappa buona, ma casca come una pera guasta in un bel barile di merda fresca di porcile, e finisce per gettare la spugna dopo 2-3 downloads + relativi ascolti. E questo allontamento di ascoltatori più smaliziati non giova a nessuno, perché:
a) Loro non conosceranno mai le numerose perle musicali che si celano nel mondo del netaudio e personalmente, ciò mi rammarica e mi fa rabbia assai. Un altro direbbe "cazzi loro"! eh no! cazzi nostri, perché è un po' come leggere un libro, ritenerlo un capolavoro ma non riuscirlo a condividere con il mondo: è frustrante! O almeno per me lo è.
b) Molti di loro potrebbero essere dei potenziali musicisti o amici di musicisti, e quindi potrebbero regalarci dell'altra pappa buona, ancora più delicatamente underground di quella che li ha convinti a distribuire il loro primo EP su una netlabel, ma se beccano l'80% di merda presente nel netaudio world, scappano e svanisce tale ghiotta ipotesi.
c) Più ascoltatori di netlabel music ci sono e più gente acquisterà pian piano una coscienza musicale sana e genuina, indipendente e non mediata dalle scelte di programmatori televisivi e radiofonici; più gente imparerà a distinguere la merda dal caviale, e sarà spinta a procacciarsi il cibo migliore da sola, sia questo surgelato nei negozi o su internet; e magari, pensando utopisticamente e trasversalmente, se un nutrito numero di persone cominceranno ad esigere a gran voce della buona musica, ad un certo punto, presso Contrada Major, qualcuno dirà (in americano) "hey ragazzi, ma forse non è meglio che la finiamo con questa cospirazione planetaria della pubblicazione di dischi con 2 traccie carine e 10 feci?", e vivremo tutti felici e contenti: ascoltatori, artisti e discografici ("Wow la vendita dei cd è ripartita!" .. chissà perchè...).
Le netlabels sono un po' come dei djs: effettuano una "selection", e spetta a noi ascoltatori premiare quelli di loro che immettono e trasmettono cultura con il proprio lavoro, e declassare chi invece non ha ben chiaro, per ignoranza o per abitudine, che selezionare un qualcosa significa apporre un filtro sul bacino di provenienza, significa incanalare il contenuto di un grande lago vulcanico in un canale stretto e rigido, e non semplicemente trasbordarlo in un altrettanto grande bacino. Pubblicare musica su una netlabel, da parte del gestore, deve sempre di più far rima con "scelta", ovvero saper dire di no agli artisti poco talentuosi, che comunque, nell'era del Web 2.0 e di Rapidshare & similia, non avranno problemi, SE PROPRIO CI TENGONO, a trovare un posto virtuale su cui spiattellare le loro "unreleased tracks" da linkare successivamente sul proprio blog, for fans or masochists only. O ancora meglio, magari impareranno che dividere 100 traccie in 10 albums merdosi è male, mentre sceglierne 50 e pubblicare 5 piccole gemme è bene.
Un gestore di netlabel deve essere un mecenate. Se i Medici avessero "prodotto" tutti i pittorucoli da 4 soldi che si aggiravano nel fiorentino, piuttosto che i più meritevoli tra loro, avremmo avuto il Rinascimento? Secondo me, avremmo ottenuto solo un enorme affresco raffigurante un McDonald enorme e tanti panini tutti perfettamente identici che fuoriescono dal suo grembo e che, a distanza di secoli, non perdono un joule del loro poter calorico o un x del loro sapore (esiste un'unità di misura del sapore?).
Dì no alla fastfoodificazione della musica libera. Scegli Valsoia.. ehm.. scegli bene le tue netlabels :)
Saluti,
eldino (http://eldino.wordpress.com)
Errata corrige: "ho ascoltato la puntata 18" :) ho ascoltato anche le precedenti 17, ma è un'altra storia! :) Questa puntata cmq l'ho linkata e commentata sul mio blog in un post apposito: http://eldino.wordpress.com
Ciao Ciao!
Non vedo un link alla puntata però :S :S :S
Ciao. il link alla puntata di ieri, viene creato in settimana, una volta che il programma va nel podcast.
...ci vorrebbe una slow-music :)
grazie.
fabio
Post a Comment