10.10.07
revolutions start at home(page)
oggi, dal mio browser, raggiungere questo sito sembra essere un'impresa.
E' il sito del nuovo album dei Radiohead... se ne è parlato abbastanza in queste ultime due settimane.
Se è verò che oggi, il sito sia "piantato" per il numero di accessi, significa che siamo ad una svolta decisiva nel campo discografico... [potrei aver preso un'abbaglio, grazie a locali problemi di connessione internet...].
Cosa è questa svolta ?
I Radiohead, pubblicano il settimo album in studio (In Rainbows), per il quale non hanno stretto accordo con alcuna etichetta discografica: sono loro stessi a vendere il disco in 2 versioni, una in download, ad offerta libera (!) ed una in pre-ordine della versione stampata in cofanetto, con 2 cd o vinile ed altre cosette (che sarà disponibile nei prossimi 2 mesi). In questo modo aggirano molti dei costi indiretti della vendita dei brani (e del disco) che di solito si hanno avendo un contratto con una casa discografica, ciò significa che per ogni brano al gruppo non arriverà il 5-10% ma una cifra molto più alta; niente di innovativo, però a farlo è una delle band più importanti di questi anni (e non a caso, quasi sempre all'avanguardia su più livelli)...
Questa azione potrebbe muovere la leva che apre l'acqua della diga ! I Nine Inch Nails, per l'entusiasmo dichiarano di voler fare anche loro la medesima scelta...
Insomma, forse il futuro della musica è già iniziato concretamente.
Intanto, noi, al Netaudio, abbiamo raccolto un po' di opinioni e materiale che sarà riversato nelle playlist e negli argomenti delle prossime trasmissioni...
L'impressione è che l'ambito netlabels sia conscio della propria funzione "rivoluzionaria" nell'approccio alla distribuzione musicale, ma che non sia ancora pronto a prendere delle decisioni nette su come muoversi in futuro a livello di scena netaudio. Durante i workshop del Festival si sono affrontate, a livello generale le ipotesi su come sarà distribuita la musica: dalla coesistenza dei dischi (come realtà di nicchia per appassionati e dj's) con il download da Internet, all'accesso alla musica come servizio sempre disponibile (in streaming), oltre al fatto che buona parte dei proventi arriveranno dalla musica dal vivo (a mio parere è la via da seguire, perchè da maggiore supporto e risalto agli artisti stessi).
E' il sito del nuovo album dei Radiohead... se ne è parlato abbastanza in queste ultime due settimane.
Se è verò che oggi, il sito sia "piantato" per il numero di accessi, significa che siamo ad una svolta decisiva nel campo discografico... [potrei aver preso un'abbaglio, grazie a locali problemi di connessione internet...].
Cosa è questa svolta ?
I Radiohead, pubblicano il settimo album in studio (In Rainbows), per il quale non hanno stretto accordo con alcuna etichetta discografica: sono loro stessi a vendere il disco in 2 versioni, una in download, ad offerta libera (!) ed una in pre-ordine della versione stampata in cofanetto, con 2 cd o vinile ed altre cosette (che sarà disponibile nei prossimi 2 mesi). In questo modo aggirano molti dei costi indiretti della vendita dei brani (e del disco) che di solito si hanno avendo un contratto con una casa discografica, ciò significa che per ogni brano al gruppo non arriverà il 5-10% ma una cifra molto più alta; niente di innovativo, però a farlo è una delle band più importanti di questi anni (e non a caso, quasi sempre all'avanguardia su più livelli)...
Questa azione potrebbe muovere la leva che apre l'acqua della diga ! I Nine Inch Nails, per l'entusiasmo dichiarano di voler fare anche loro la medesima scelta...
Insomma, forse il futuro della musica è già iniziato concretamente.
Intanto, noi, al Netaudio, abbiamo raccolto un po' di opinioni e materiale che sarà riversato nelle playlist e negli argomenti delle prossime trasmissioni...
L'impressione è che l'ambito netlabels sia conscio della propria funzione "rivoluzionaria" nell'approccio alla distribuzione musicale, ma che non sia ancora pronto a prendere delle decisioni nette su come muoversi in futuro a livello di scena netaudio. Durante i workshop del Festival si sono affrontate, a livello generale le ipotesi su come sarà distribuita la musica: dalla coesistenza dei dischi (come realtà di nicchia per appassionati e dj's) con il download da Internet, all'accesso alla musica come servizio sempre disponibile (in streaming), oltre al fatto che buona parte dei proventi arriveranno dalla musica dal vivo (a mio parere è la via da seguire, perchè da maggiore supporto e risalto agli artisti stessi).
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